Arnold, dieci anni fa la morte tragica e improvvisa di Gary Coleman

Una vita tormentata tra grandi successi, problemi di salute e guai con la giustizia

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Dieci anni dal 28 maggio del 2010. Un decennio non è poco, specie per un “piccoletto” come Gary Coleman che ha vissuto sempre al massimo. Una delle icone degli anni ’80 se ne andava all’improvviso, a soli 42 anni, a poche settimane da una complicata operazione ai reni. Per tutti era l’attore simbolo della sitcom Il mio amico Arnold, il “telefilm” che sfidava il razzismo dell’America reaganiana, classista e conservatrice.

Il mio amico Arnold: un successo travolgente

Coleman era nato con parecchi problemi di salute. Era affetto da una grave patologia renale, che lo costrinse fin da piccolo a una terapia a base di ormoni (che gli impedì la crescita e lo costrinse in quel corpo da eterno bambino) e a due trapianti senza successo.

Grazie allo spot per una banca e ad una apparizione nei Jefferson, Coleman venne segnalato al produttore Norman Lear e a NBC, che gli cucirono addosso il personaggio del ragazzino nero e povero di Harlem che viene adottato col fratello Willis dalla famiglia Drummond, ricchi bianchi di Park Avenue. La serie, in originale, si chiamava Diff’rent Strokes come una frase resa celebre da Muhammad Ali nel 1966: “Colpi diversi per diverse persone”. Il leggendario pugile fece pure una comparsata nella seconda stagione dello show.

Il successo fu travolgente quanto effimero. Coleman non ha fatto come altri volti simbolo di quel decennio, da Henry Winkler a Angela Lansbury. Nel 1986, al termine della serie dopo otto stagioni, l’attore cominciò la sua parabola discendente. Gary guadagnava quasi 100mila dollari a episodio e spese quei soldi soprattutto in avvocati: fece causa ai genitori adottivi perché riteneva lo avessero sfruttato e sottratto buona parte del suo patrimonio.

La passione per i treni e la relazione con la giovane attrice Shannon Price, sposata nel 2007 e lasciata un anno dopo, non lo salvarono dalla bancarotta, dagli arresti per comportamenti violenti e dai ripetuti tentativi di suicidio.

Un primo piano di Gary Coleman
Gary Coleman nel 2009

Gary Coleman, morto improvvisa a soli 42 anni

Coleman divenne una guardia forestale per sopravvivere, accettava piccole parti e cameo per guadagnare qualche extra e arrivò persino a candidarsi a Governatore della California. La morte improvvisa non è mai stata chiarita del tutto.

L’attore, a quanto pare, ebbe un attacco di convulsioni mentre era nella sua casa di Santaquin e cadde dalle scale. Ricoverato in ospedale, sembrò riprendersi ma le sue condizioni si fecero critiche e fu costretto ad arrendersi. “Non concederei i miei primi 15 anni di vita al mio peggior nemico – disse all’AP nel 2001 – anche perché, a dirla tutta, non ho un peggior nemico”.

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