È morto Milos Forman, il regista e sceneggiatore ceco due volte premio Oscar con Qualcuno volò sul nido del cuculo e Amadeus. Forman, 86 anni, “se ne è andato silenziosamente, circondato dalla sua famiglia e dai suoi affetti più stretti”, ha rivelato Martina Zborilova, sua terza moglie dopo le attrici Jana Brejchová e Vera Kesadlová. Nella sua lunga carriera, il regista ha collezionato Oscar, Golden Globe, Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes (con Taking Off), Orso d’argento per la regia a Berlino (con Man on the Moon) e infine l’Orso d’oro alla carriera.
Morto Milos Forman, addio al pluripremiato regista ceco
La violenza istituzionale, il perbenismo e il moralismo ai quali si oppongono l’opposizione all’ordine costituito, la trasgressione e la diversità: sono stati questi i temi al centro della poetica dell’autore. La straordinaria carriera di Forman affonda le radici nella Cecoslovacchia comunista, quando, assieme a un gruppo di altri giovani registi diede vita alla Nouvelle Vague praghese, la Nová Vlna.
Dopo gli esordi con Il concorso (1963) e L’asso di picche (1964), il film che rivelò il suo talento fu Gli amori di una bionda nel 1965. La storia di un’educazione sentimentale che esplora i sogni e le disillusioni della generazione che lasciò il Paese dopo le rivolte di metà anni Sessanta. Selezionato a Venezia, Londra e New York, fu uno dei massimi successi del cinema ceco di tutti i tempi e aprì a Forman la strada di Hollywood.

Milos Forman: Mozart e Jack Nicholson nel destino
Nel 1975 Forman realizza la versione cinematografica del libro di Ken Kesey Qualcuno volò sul nido del cuculo, con Jack Nicholson. Il film si rivela campione di incassi e vince i 5 Oscar più importanti: miglior film, regia, protagonista maschile e femminile, sceneggiatura. In seguito il regista realizza incredibili successi come il musical Hair (1979), inno alla pace e all’amore libero, Ragtime (1981), spietato ritratto degli Stati Uniti del primo Novecento (e ultima interpretazione di James Cagney), e Amadeus, che racconta il tormentato rapporto di Mozart con Antonio Salieri. Un kolossal che vince 8 Oscar: miglior film, regia, attore, sceneggiatura, costumi, suono, trucco e scenografia.
Dopo Valmont (1989), tratto da Le relazioni pericolose di Laclos, e Larry Flint – Oltre lo scandalo (1996), vincitore dell’Orso d’oro a Berlino, Forman torna al biopic e realizza il suo ultimo capolavoro: Man on the Moon. La biografia è quella del comico e attore americano Andy Kaufman, uno dei più famosi interpreti dell’anti-humour, interpretato da uno straordinario Jim Carrey. I suoi ultimi film sono stati L’ultimo inquisitore (2006), con Javier Bardem e Natalie Portman, dedicato al grande pittore spagnolo Francisco Goya, e A Walk Worthwhile (2009), versione cinematografica del musical scritto dal duo Jirí Suchý e Jirí Slitr. Tantissimi i tributi arrivati via social per Forman, da Antonio Banderas a Edgar Wright.
Milos Forman has left us. Genius of cinematography and master in the portrayal of the human condition. RIP pic.twitter.com/pLcXIeEH9h
— Antonio Banderas (@antoniobanderas) 14 aprile 2018
Very sad to hear that the great director Miloš Forman has passed away. He had a tremendous filmography that documented the rebel heart and human spirit. I have seen 'One Flew Over The Cuckoo's Nest' enough times to be able to silently mouth along with the movie. RIP. pic.twitter.com/4QwOHL7tS4
— edgarwright (@edgarwright) 14 aprile 2018