“Svanita svampita naïf ingestibile quello che volete, ma come canta Arisa a Sanremo 2019 nessuna mai“: lo scrive Selvaggia Lucarelli durante la seconda puntata del Festival, in onda mercoledì 6 febbraio alle 20.45. La cantante era una delle più attese del contest, e sul palco si è presentata con ‘Mi sento bene’, un vero e proprio inno che rispecchia il suo percorso di vita più recente.
Arisa a Sanremo 2019 si sente bene: ecco perché
Prosegue la kermesse musicale tra apprezzamenti e critiche (guarda qui ascolti della prima puntata) e arriva il turno della seconda tranche di esibizioni. In occasione della conferenza stampa di routine, l’interprete di ‘Sincerità’ ha annunciato a gran voce che c’è “Una nuova Rosalba in città” in tutti i sensi: da un lato, infatti, è il nome del nuovo disco disponibile dall’8 febbraio.
Dall’altro, è la testimonianza che la sua performance a Sanremo segna anche un nuovo approccio alla sua vita: “Nella mia vita c’è stato un momento di malinconia quando ho raggiunto la popolarità e riabbracciare le mie radici ho capito che è l’unico modo per stare bene“.
Una riflessione su di sé e tanta voglia di cambiamento: “Mi ponevo troppe domande: bisogna essere profondi nel presente, utilizzando la propria sensibilità per rendere i rapporti sempre più ricchi e intensi“.
Quanto conta l’estetica rispetto al talento, al giorno d’oggi? “La bella presenza fa sì che un concetto passi meglio – risponde la cantante – Chi ha letto ‘Il piccolo principe’ sa cosa intendo. Chi non si trascura, non vanifica gli sforzi e l’impegno profuso per veicolare un messaggio“.
Cosa farebbe se vincesse il Festival?
Dopo la sua esibizione partono le prime scommesse che la vedono al primo posto del Festival: “Se vincessi il Festival – si sbilancia – parteciperei all’Eurovision Song Contest con questa canzone oppure con “Il futuro ha bisogno d’amore”, un brano che fotografa la realtà dei giorni nostri, ma personalmente propendo per la prima opzione“.